lunedì 26 settembre 2011

La Corte d'Appello di Torino ritiene ammissibile Class Action di Altroconsumo contro Intesa San Paolo


Riprendiamo dal sito di Altroconsumo e, volentieri, pubblicizziamo...
Class action Intesa San Paolo: via libera dal giudice
La Corte d'appello di Torino ha dichiarato ammissibile l'azione collettiva risarcitoria presentata da Altroconsumo contro Intesa Sanpaolo s.p.a. per le commissioni di scoperto di conto applicate ai correntisti in rosso dopo il 15 agosto 2009 (una class action è possibile in Italia solo per eventi successivi a questa data). Spese che Altroconsumo ritiene illegittime e quindi da restituire.
Spese non dovute
Quello che chiediamo è il risarcimento dei costi illeciti fatti pagare ai correntisti di Intesa Sanpaolo: si tratta di spese, come la "Commissione per scoperto di conto (Csc)", fatte pagare dalla banca sui conti non affidati, vale a dire i conti ai quali, al momento dell'apertura, non è concesso un fido. Spese che sono state introdotta dalla banca in sostituzione delle commissioni di massimo scoperto abolite per legge nel 2009.
La Corte d’appello di Torino ha ritenuto che Altroconsumo rappresenti adeguatamente gli interessi dei correntisti e che la class action non possa essere bloccata sul nascere, come richiesto da Intesa Sanpaolo.
"E' un risultato senza precedenti per i correntisti bancari coinvolti e per i consumatori più in generale, in un momento di grave sofferenza finanziaria del Paese e dell'intera area euro, e di discussione sulla credibilità del settore bancario", ha dicharato Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo. "La trasparenza e il rispetto delle regole sono criteri da applicare irrinunciabilmente alla priopria clientela e utenza. In mancanza, i diritti dei correntisti devono poter essere tutelati attraverso il nuovo strumento della class action, che per la prima volta in Italia viene ammesso nei confronti di un importante istituto bancario, per una vicenda che coinvolge migliaia di consumatori” - ha concluso Martinello.
Continuano le adesioni
Ora la palla torna al tribunale di Torino che dovrà decidere tempi e modalità di pubblicità dell’azione e di raccolta delle adesioni.
Nel frattempo, tutti i consumatori interessati, ovvero i correntisti di Intesa Sanpaolo che pur non avendo un fido sono andati in rosso e hanno subìto dopo il 15 agosto 2009 l'applicazione di voci di spesa come la "Commissione per scoperto di conto (CSC)", possono compilare il form di pre-adesione alla class action.
Le altre class action
Otteniamo così il via libera alla prima delle tre class action in corso per ristabilire i diritti negati ai consumatori. Si attende ancora l'esito per le altre due richieste d'azione collettiva: quella sull'ipotesi di cartello nelle tariffe dei traghetti in viaggio per la Sardegna e quella sull'interruzione di servizio pubblico da parte della Rai nei confronti dei telespettatori paganti il canone di abbonamento.

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