giovedì 21 aprile 2011

In Italia il fumo non fa male. Solo in Italia. Solo a Roma.

Il Tribunale di Roma (ordinanza del 11 aprile 2011) ha dichiarato inammissibile la class action proposta dal Codacons nei confronti di un'azienda che produce sigarette, giudicando la domanda manifestamente infondata e rilevando l’insussistenza di un interesse collettivo meritevole di tutela.

I giudici si sono soffermati anche sulla presunta capacità di alcuni additivi di accrescere gli effetti della dipendenza dalla nicotina rilevando che «l’utilizzo di additivi risulta normativamente legittimo; in ogni caso, secondo il Giudice romano, non sussiste allo stato delle conoscenze scientifiche, alcuna prova che l’eventuale utilizzo di sostanze additive determini uno stato di dipendenza o renda più difficile il distacco dal fumo». La causa poggiava sulla responsabilità dell'azienda per aver incrementato gli effetti di dipendenza dalla nicotina aggiungendo al tabacco oltre 200 additivi, e si basava su uno studio svizzero che ha dimostrato come lo scopo di tali additivi sia proprio quello di aumentare le dipendenza da sigaretta, e su una sentenza della Cassazione che ha affermato che la produzione e la vendita di tabacchi lavorati integrano una attività pericolosa, poichè i tabacchi, avendo quale unica destinazione il consumo mediante il fumo, contengono in sè una potenziale carica di nocività per la salute: «l’utilizzazione degli additivi trova ragion d’essere nell’intento di attribuire al prodotto un sapore specifico e tipizzato, come tale indispensabile perchè la casa produttrice sia competitiva sul mercato», ma «non hanno effetti assuefacenti nè esplicano alcuna funzione ai fini dell’esaltazione del rapporto di dipendenza del fumatore alla nicotina».

È dunque inammissibile, in Italia, una class action a favore dei fumatori per i rischi del tabacco e l’inserimento di additivi per favorire la dipendenza; i fumatori sono pienamente consapevoli dei rischi per la salute che corrono: «va rilevato che inequivocabilmente qualsiasi fumatore è pienamente consapevole sia dei rischi per la salute indotti dal fumo, sia della dipendenza da questo creata. Inoltre va escluso, sulla base degli studi e delle conoscenze scientifiche ormai consolidate, che la dipendenza da nicotina determini l’annullamento o la seria compromissione della volontà del fumatore nella forma di costrizione al consumo, tale da inibirgli in modo assoluto qualsiasi facoltà di scelta tra la continuazione del fumo e l’interruzione dello stesso. Nè gli effetti della nicotina, alla luce delle ricerche e dei risultati medici e scientifici, sono paragonabili alle droghe pesanti quali l’eroina o la cocaina e di tale influenza sulla volontà del fumatore da renderlo affatto incapace di smettere di fumare».
Il Codacons, considerate «le motivazioni non condivisibili del Tribunale», ricorrerà in Corte d’Appello, chiedendo l’ammissibilità della class action.


sabato 9 aprile 2011

Nuove sanzioni ad agenzie di viaggio on-line

AGENZIE DI VIAGGIO ON LINE: ANTITRUST SANZIONA EXPEDIA INC., EXPEDIA ITALY, EDREAMS E OPODO ITALIA PER PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE
Multe per complessivi 415mila euro al termine di tre distinte istruttorie. differenziati i comportamenti contestati alle tre società.
Sanzioni per complessivi 415mila euro a tre società che gestiscono agenzie di viaggio in line. Lo ha deciso l’Antitrust che, al termine di tre distinte istruttorie, ha riscontrato scarsa trasparenza delle informazioni ai consumatori, meccanismi di assicurazione dei pacchetti vacanza poco chiari, addebiti su carte di credito non dovuti per transazioni non completate, gestione scorretta dei reclami. L’Autorità ha sanzionato la società Expedia Inc. con multe per complessivi 210mila euro, Expedia Italy con 45mila euro, eDreams con multe per 135mila euro e Opodo Italia con multe di complessivi 25mila euro. Le sanzioni tengono conto della diversità delle pratiche commerciali scorrette messe in atto dalle società coinvolte e degli impegni presentati e attuati per rimuovere gli effetti negativi sui consumatori.
Le tre istruttorie hanno permesso di individuare e sanzionare una serie di comportamenti contrari al Codice del Consumo, in parti comuni alle tre società, in parte differenziati.
In particolare:
Offerte vantaggiose e prezzo finale molto più alto.
Tutte le società sono state sanzionate per avere promosso la propria offerta (voli, sistemazioni alberghiere, voli+albergo) tramite internet con l’illustrazione incompleta e ingannevole di tariffe vantaggiose nella home page del sito. Solo nella fase finale del processo di prenotazione il consumatore trovava un’informativa completa sul prezzo globale effettivo dei servizi intermediati, di entità sensibilmente superiore a quello pubblicizzato in home page, e una dettagliata esposizione di tutte le componenti di costo delle transazioni. In alcuni casi per le sistemazioni alberghiere spesso non era individuabile con esattezza il prezzo finale neppure al termine della procedura di prenotazione perché restano esclude eventuali tasse comunali e locali o imposte. Per questi comportamenti l’Antitrust ha sanzionato Expedia Inc. con una multa di 60mila euro, Opodo con 20mila euro, eDreams con 35mila euro.
Blocco delle somme pagate dai consumatori
Expedia Inc., Expedia Italy (relativamente alla gestione dei reclami), e eDreams hanno, secondo l’Antitrust, gestito in modo scorretto il processo di prenotazione e pagamento dei servizi on line mediante carta di credito o carte prepagata, non approntando un sistema in grado di garantire ai consumatori lo sblocco delle somme congelate per operazioni non andate a buon fine in tempi rapidi, secondo le regole approntate dai circuiti delle carte. Inadeguate anche le procedure dei reclami e le informazioni sui rischi connessi al sistema di pagamento e alle motivazioni reali del blocco delle somme. Per questi comportamenti l’Antitrust ha sanzionato Expedia Inc. con 100mila euro, ed Expedia Italy, relativamente alla gestione dei reclami, con 35mila euro, e eDreams con una sanzione di 80mila euro.
Offerta non trasparente di garanzia assicurativa
L’Antitrust ha giudicato scorrette le modalità di offerta della garanzia assicurativa “Opodo All Inclusive”, per annullamento del viaggio, bagaglio e spese mediche, proposta nella fase finale del processo di prenotazione, attraverso un meccanismo di silenzio-assenso. Nel corso del procedimento tuttavia la società ha modificato il sistema di offerta assicurativa in modo tale che il consumatore che vuole aderire deve farlo riempiendo l’apposito riquadro. Anche alla luce di questo comportamento la sanzione è stata ridotta a 5mila euro.
Ostacoli e costi eccessivi per i reclami
L’Antitrust ha contestato a Expedia Inc. e Expedia Italy anche la scarsa trasparenza e chiarezza delle informazioni sull’identità del professionista, ostacolando una corretta trattazione dei reclami, con sanzioni pari rispettivamente a 50mila e 10mila euro. Giudicate scorrette, e sanzionate con 20mila euro, le modalità di assistenza fornite da eDreams al consumatore mediante un numero telefonico a pagamento dai costi particolarmente elevati che, secondo quanto segnalato da alcuni consumatori, costituisce l’unico strumento per avere un contatto diretto e rapido con l’agenzia on line. La multa è stata di 20mila euro.
Roma, 7 marzo 2011

(dal comunicato stampa dell'Autorità - cliccando il titolo del 'post', si accede alla pagina dove ci sono i linki ai singoli provvedimenti sanzionatori per ciascuna Società).